In Rainbows.
Devo aver fatto un bel casino.
Ho voluto essere sicuro e ho messo due indirizzi nell'ordine del nuovo album dei Radiohead, e come per magia è arrivato a tutti e a me no....
aspetto ancora un po' e poi mi dispero.
Ma l'ho sentito...
ahhh, se l'ho sentito....
E mi dispero subito, forse....
Dai commenti che ho sentito in giro, nessuno osa parlarne male. La cosa sinceramente un po' mi lascia perplesso.
Per carità, non sarò io a sparlare di un album che non posso fare a meno di ascoltare almeno 3-4 volte a settimana per intero (vi assicuro che per 3 mesi non è poco, e ho intenzione di continuare a lungo), è solo che non capisco se siamo tutti fanatici dei Radiohead o se tra noi si nasconde qualche intruso, e - oddio - potrei essere anche io!
Non so, mi viene da pensare che c'è chi possa essere intimorito dall'impressionante evoluzione che un gruppo del genere ha avuto nel tempo invece di esserne assolutamente affascinato.
C'è chi si è sentito tradito, chi ha rinnegato, chi ha cominciato ad apprezzare più la "seconda vita" della prima (io, per esempio), chi ha un'approccio documentaristico, chi ha una cieca fiducia di un ritorno al passato...
Insomma quando si parla di Radiohead ce n'è per tutti i gusti.
Ammetto di ritrovarmi pienamente in molte categorie di ascoltatori della suddetta band, e di aver storto il naso al primo ascolto di Kid A, e di essere andato a vedere il tour di Hail to the Thief senza essere riuscito a digerire pienamente quell'album. Parlando sempre per me, ammetto anche di aver avuto una specie di epifania improvvisa (anche relativamente recente) e di essere passato da attento ammiratore a fan sfegatato in un batter d'occhi. Ammetto di aver comprato a scatola chiusa un cofanetto giustificando il prezzo con un "ma ci sono pure i vinili" senza possedere un piatto su cui ascoltarli, e di aver avuto tanta ansia di riceverlo che ho compilato con troppa foga i moduli online...
Però penso anche che non riesco ancora a dare un giudizio su In Rainbows. Intendo un giudizio che vada oltre il "semplicemente perfetto" o "indubbiamente un grande album" o affermazioni che lasciano il tempo che trovano. Effettivamente frasi del genere avrei potuto dirle molto prima di ascoltare il cd...
Dicevo, nessuno osa parlarne male.
Nessuno evidentemente rimane indifferente ad ascolti del genere, e tra chi elogia all'impazzata e chi annuisce silenziosamente tutti sanno che la discussione è sospesa, in attesa che certe idee che sono nell'aria, e che ci vengono oggi mostrate con chiarezza, un giorno incontreranno delle persone pronte ad accoglierle in pieno, ad apprezzarle pienamente e se necessario a discuterle e non soltanto a riempirle di vuota ammirazione.
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io non ho ancora scaricato l'album, ma ho già i biglietti per quest'estate...
RispondiEliminaa dire il vero ho aspettato che tutte le voci esaltanti ed esaltate a cui ti riferisci si placassero. ora però sono curioso e lo scarico
poi ti farò sapere ;)
sfascio
pd: complimenti per il blog
Come mi fa piacere sentirti parlare dei Radiohead. La cosa più sensata che dici è che "nessuno osa parlarne male". Se ci pensi non si può parlare male di un lavoro dei RH, se non altro nel rispetto della paurosa evoluzione che hanno avuto in 15 anni (more or less).Personalmente non impazzisco per questo loro ultimo lavoro: non so se sono troppo attaccata agli altri (compreso quell'Hail To The Thief che non convinse nemmeno me ad un primo ascolto), oppure se sento troppi de-ja-vù (e attenzione: dejavù? oppure è il loro stile?)...
RispondiEliminaSo che il 17 sarò a Milano. Forse per quella data ti dirò che In Rainbows è il loro lavoro migliore. Per il momento ti dico solo che LORO sono il gruppo migliore, o uno dei migliori, della nostra generazione. E che l'apocalittica "Nude" mi rimette in pace col mondo.
(ahò quando t'arriva l'album passamelo..)
E.
rettifico.....
RispondiEliminaIl 17 giugno NON sarò a Milano. Nemmeno il 18 giugno.
Non ci avevo i soldi e quando sono arrivati era troppo tardi.....
ME TAPINA.