Life could be simple

flOw, un titolo per Psp di quelli che piacciono a me, quelli che si giocano utilizando un 5% dei comandi della console, ma che riescono a darti un piacere infinito.

Giocare a flOw è qualcosa di più vicino a un'esperienza di vita virtuale che un semplice videogioco. Si può infatti rimanere perplessi al primo impatto, ma presto ci si rende conto che ci si può divertire parecchio incarnando una specie di essere primitivo che sguazza in un'ambientazione generica, che può ricordare le profondità degli abbissi oceanici o dello spazio, e che non deve far altro che lottare per la vita, mangiando ed evitando di essere mangiato. La ricompensa è ovviamente la soddisfazione di veder crescere il proprio corpo, vederlo arricchirsi di elementi strutturali nuovi e aver quindi la possibilità di combattere ad armi pari (o quasi) il sopraggiungere di creature sempre più grandi e affamate.

Andando avanti nei livelli possiamo avere la possibilità di controllare creature diverse, con caratteristiche diverse, dato oltre al pad analogico per spostarci abbiamo la possibilità di utilizzare un tasto qualsiasi per attivarla.

Si va dalla semplice spinta in avanti del primo organismo al roteare vorticoso del proprio corpo che attira il cibo verso la bocca al potente attacco mirato dell'ultima creatura controllabile, in grado di mangiare esseri ben più grandi di lei in un attacco ripetuto estremamente veloce.

Che dire poi della colonna sonora: un emozionante viaggio uditivo che completa l'esperienza in maniera perfetta, con variazioni allucinogene all'avvicinarsi dei nemici o all'uso del proprio potere speciale.

Molto divertente anche la modalità a due giocatori, collegati via rete wireless, anche se ne risente un po' la fluidità del gioco.

Una menzione speciale per i titoli di coda, davvero azzeccati: ho rigiocato quel livello a lungo.... manon anticipo nulla.

Unica pecca la longevità: una volta finiti i livelli a disposizione (tra l'altro neanche così complicati) e le relative creature non rimane molto del gioco, anche se delle sane partite a due possono regalarci qualche brivido in più.

A questo punto attendo impaziente il seguito.




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